“Abbiamo la verità, ci manca la giustizia”

Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Rocchelli, ricostruisce per Ossigeno per l’informazione la complessa vicenda processuale sull’uccisione del fotoreporter Andy Rocchelli. Il video

«Il processo Rocchelli è stato un processo particolarmente difficile, in tutte le sue fasi. Difficile perché riguarda uno Stato straniero, perché riguarda le forze militari di questo Stato straniero, perché riguarda un contesto di guerra civile, perché non c’è stata collaborazione da parte dello Stato interessato e dunque la ricerca delle prove è stata particolarmente difficile. Abbiamo sempre e solo voluto la verità e, possibilmente, la giustizia. Oggi abbiamo la verità, non abbiamo ancora la giustizia».

Così Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Rocchelli nel processo per l’uccisione del fotoreporter pavese ucciso in Ucraina il 24 maggio del 2014. Il videomessaggio, realizzato per Ossigeno per l’informazione in occasione dell’anteprima nazionale del documentario “Ciao Andy, un abbraccio da Pavia”, aiuta a ricostruire la ricerca della verità su Andy dal punto di vista processuale. Un processo non facile, iniziato a Pavia con il primo grado (sentenza il 12 luglio 2019) e continuato a Milano con il secondo (sentenza il 3 novembre 2020). Due sentenze storiche, basti pensare all’equiparazione dei giornalisti agli operatori umanitari presente nelle motivazioni di primo grado. Due sentenze apparentemente diverse, apparentemente opposte: eppure così non è, spiega Alessandra Ballerini.

Nell’intervento dell’avvocato Ballerini, la ricostruzione rigorosa di quanto accaduto in questi anni di ricerca della verità e della giustizia per Andy Rocchelli. Nell’archivio di “Notturno” è possibile trovare altro materiale dedicato a Andy e all’impegno di Ossigeno per seguire ogni udienza del processo e farne una cronaca puntuale. (Riproduzione riservata)

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