Angelo Di Natale e l’esigenza della verità
Il giornalista, redattore al Tgr Sicilia, denunciò ombre nella gestione della redazione: fu prima emarginato, poi licenziato e infine trascinato in tribunale. Dopo 10 anni di processo, l’assoluzione
Servizi giornalistici trasformati in «marchette» per «dare un lustro immotivato, di mera promozione pubblicitaria, sempre ad una ristretta cerchia di soggetti». Segnali crescenti di «un ampio fenomeno di asservimento del prodotto informativo di Tgr Sicilia ad interessi privati». Ad accorgersi del fenomeno, alla fine del 2009, è Angelo Di Natale, redattore di Rai Sicilia. Di Natale contesta la gestione del proprio caporedattore, il giornalista Vincenzo Morgante, che vanta un curriculum di tutto rispetto: assunto nella sede siciliana della Rai nel 1997, Morgante è stato vaticanista del Tg3, inviato speciale ed è caporedattore dal 2003 del Tgr Sicilia (diventerà poi nel 2013 caporedattore del Tgr Rai e nel 2018 prenderà le redini di Tv2000 e Radio InBlu, prima come direttore di rete e poi anche come direttore delle testate giornalistiche).
Di Natale non si lascia intimidire dai ruoli e segnala tutti i conti che non tornano: «Come dipendente, avevo il dovere di segn…