Antinfiammatori e memoria corta
Confermata l’utilità dei FANS tradizionali per ridurre durata, sintomi e complicanze del covid. Perché fino a ieri la narrazione dominante ha spinto per “paracetamolo e vigile attesa”?
«“Gli antinfiammatori sono totalmente inefficaci nella cura del Covid 19 e anzi sono potenzialmente pericolosi per cui ne va impedito l’uso”, avverte Claudio Cricelli, presidente della Simg». È il 16 marzo 2020, dalle pagine di Repubblica (articolo di Irma d’Aria) si invita caldamente la popolazione a non fare uso di antinfiammatori in caso di contagio da covid-19. Si legge ancora: «In particolare, il cortisone va impiegato solo sotto controllo medico e in specifiche situazioni perché a dosi elevate è un immunosoppressore, cioè inibisce la risposta immunitaria per cui ci renderebbe più fragili anche nei confronti del Coronavirus. Proprio per questo, in tutti i casi in cui i medici sospettano un’infezione da Covid, le nostre Linee guida dicono che non bisogna usare gli antinfiammatori e tanto meno il cortisone».