Assange e l’Alta Corte: verdetto (quasi) scontato
Decisione complessa e influenzata da pressioni esterne non sostenibili. Sì alle ragioni di Stato o alla libertà di stampa? Le sentenze passate dei giudici inglesi non aiutano il fondatore di WikiLeaks
Continua l’attesa per il verdetto dell’Alta Corte inglese sull'estradizione negli Usa di Julian Assange. Il fondatore di WikiLeaks rimane intanto prigioniero a Belmarsh, carcere londinese di massima sicurezza conosciuto anche come “Guantanamo inglese”. Le sue condizioni di salute sono progressivamente peggiorate, tanto da impedirgli di partecipare in collegamento all’ultima udienza del 20 e 21 febbraio 2024. Cosa succederà ad Assange in caso di verdetto sfavorevole? Secondo la moglie, Stella Moris, l’attivista e giornalista potrebbe essere caricato su un aereo diretto negli Stati Uniti appena dopo la lettura della sentenza, impedendo così ai suoi legali di presentare un ultimo, disperato appello alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Una volta giunto negli Usa, Assange potrebbe essere chiamato a scontare una pena di oltre 175 anni per violazione di segreti di Stato e altre accuse.
Dell’Alta Corte inglese si è parlato più volte negli ultimi anni, m…