Buon 2022, con Ordine e Compagnia
Il miglior augurio per il nuovo anno? Mantenere la propria posizione e non stancarsi di essere piccoli granelli di sabbia negli ingranaggi di un potere che spera nel conflitto orizzontale
E pensare che basterebbe guardarsi negli occhi per riconoscersi fratelli. Basterebbe sfiorarsi con una mano per scoprirsi spaventati, chi da una malattia, chi da un inganno, chi dal futuro. Basterebbe una carezza. "Basterebbe", come canta Silvia Mezzanotte, "una sola parola d'amore". Se solo si trovasse il coraggio di andare oltre le gabbie ideologiche nelle quali si è rinchiusi da troppo tempo ormai, se solo si capisse che questa guerra di pensiero lacera i rapporti e rinforza il potere, rende tutti in pericolo di fronte ai padroni del vapore. Tutti più soli, tutti più fragili, tutti più manipolabili. Com’è possibile non leggere appelli al risveglio delle coscienze sulla prima pagina del Corriere della Sera? Com’è possibile non ascoltare inviti alla consapevolezza, alla speranza e al coraggio, dai pulpiti delle chiese?
Eppure il silenzio continua, ed è disarmante. Allora che sia questo l’augurio per il 2022: continuare a mantenere la propria posizione. Sapendo che nessuno sforzo da solo basterà, ma che ogni singolo sforzo sarà fondamentale per far crollare una montagna di menzogne che diventa ogni giorno più alta e al contempo pericolante. Ogni fatica sopportata nel proprio piccolo quotidiano acquista un significato universale. Che senso avrebbero le grandi storie, da “Il Signore degli Anelli” a “Harry Potter”, se non quello di preparare (a volte oltre la consapevolezza piena dell’autore stesso) alla grande battaglia? Al momento nel quale bisogna decidere «fra ciò che è giusto e ciò che è facile»?
Quando ogni speranza sembra spenta, quando ogni umana energia sembra esaurita, quando ogni calcolo consiglierebbe la resa, è proprio lì che, «alla prima luce del quinto giorno», il Cielo offre soccorso. C’è bisogno di costituire la propria Compagnia dell’Anello, il proprio Ordine della Fenice, quella riserva di umanità che salva dalla valanga di grigiore disumano.
I giornali sono sempre stati considerati oasi dove trovare ristoro dopo la lunga traversata del deserto: mi auguro che la comunità dei lettori di Notturno, che cresce senza sosta da aprile 2021, possa allestire attorno all’oasi tende e ripari per affrontare insieme la notte. Con la certezza di un’alba nuova. Buon anno. Giacomo (Riproduzione riservata)