Canzoni da ascoltare al mare
Quando la musica si colora di blu. Da Enya a Milva, dai Duran Duran a Nair, da Danilo Riccardi a Klaus Badelt: ecco i brani consigliati da Notturno per la playlist della spiaggia
Siamo nel primo fine settimana di agosto: il traffico è da bollino nero, giornali e blog consigliano libri e serie televisive da assaporare in vacanza, ma quali canzoni non possono mancare nella playlist del mare? Notturno ha selezionato alcuni brani che meritano un ascolto mentre lo sguardo è libero di perdersi nel blu. In cuffia, magari per sfuggire al caos circostante, oppure in camera a volume alto, con la finestra aperta sulle onde. Tra le proposte ci sono canzoni famosissime ma soprattutto, come da tradizione di questa newsletter, canzoni sconosciute ai più.
Quasi obbligatorio partire da “Caribbean Blue” (1991), forse uno dei brani più celebri di Enya. L’inconfondibile stile musicale della cantante, un muro di voci ottenuto grazie alla moltiplicazione e sovrapposizione della sua voce, porta l’ascoltatore nel blu dei Caraibi, un blu che trasmette pace e un’inaspettata punta di malinconia. Chi apprezza Enya salperà con piacere ascoltando anche “Orinoco Flow” (1988).
Menzione speciale per i brani di Danilo Riccardi, noto al grande pubblico per la proficua collaborazione con la trasmissione “Lineablu – Un mare da amare”, della giornalista Donatella Bianchi, in onda su Rai 1 dal 1994. Tra le sue opere da non perdere “Ethnic Flower”.
Ed è ancora la storica trasmissione Rai a regalare legami inaspettati con il mare per “Ordinary World” (1992), grande successo del gruppo musicale britannico Duran Duran. Ascoltata davanti al mare, la canzone acquista un respiro nuovo, che aggiunge significato al testo.
Nella colonna sonora di “Lineablu” spicca infine “Adiemus” (1995), del compositore gallese Karl Jenkins, con le voci di Miriam Stockley e di Mary Carewe. Un tuffo profondo alla scoperta di mondi dimenticati.
Da ascoltare (preferibilmente in cuffia) “Canzone della donna che voleva essere marinaio” (2007), tra i brani meno conosciuti di Milva, ma senza dubbio una delle sue interpretazioni più intense. Nel tramonto sul mare si confondono le ombre misteriose di grandi serpenti marini con i rimpianti di chi non può partire, ma la dolce bellezza consola l’anima come il canto delle sirene. La voce della Rossa può essere abbinata al mare anche con “Il canto amico di un’Eneide diversa” (1994), sorprendente dichiarazione d’amore composta da Thanos Mikroutsikos.
E sembra proprio una sirena quella cantata da Ornella Vanoni in “La donna dai capelli blu mare” (2013), piccola perla di un album (“Meticci”) sottovalutato.
Un viaggio tra miti e leggende fino a ritrovare la propria casa, le proprie radici: è questo, e molto altro, “Ithaca” (2011), brano che dà il titolo al secondo album della cantautrice Nair.
«I've crossed deserts for miles/swam water for time/searching places to find/a piece of something to call mine». La voce del mare, il desiderio di lidi lontani, la nostalgia di sentimenti perduti: c’è tanto e ancora di più nella super hit delle All Saints. “Pure shores” è ricerca di un luogo ideale, di un mondo parallelo o forse del mondo più reale che ci sia, è viaggio verso una spiaggia che non sia ancora stata sporcata dal Male. La meta perfetta.
E infine le musiche composte da Klaus Badelt come colonna sonora di “Pirati dei Caraibi”, storica attrazione dei parchi Disney divenuta poi serie cinematografica in grado di incassare quasi cinque miliardi di dollari.
Queste le canzoni consigliate da Notturno per le giornate in spiaggia (per scegliere un buon libro si segnalano le recensioni di “Megliounlibro”, magazine fondato e diretto dalla giornalista Laura Prinetti). A tutti i lettori, l’augurio di trascorrere una serena estate. (Riproduzione riservata)
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