Chiedi cure, come osi?
Una piccola patologia non covid porta a toccare con mano i protocolli odierni: per essere visitati occorre prima dimostrare di essere sani. Un girone infernale, letale per i più fragili
Occorre dimostrare di esser sani per poter essere visitati (telefonicamente) dal proprio medico: questo accade, oggi, nell’Italia amorevolmente preoccupata per la salute. Si segnala un sintomo e ci si sente dire: «È sicuramente covid, perché le altre influenze quest’anno non ci sono. Isolati, vai a fare un tampone e prendi la tachipirina». In mano, in realtà, si ha già un tampone antigenico negativo, fatto più per scrupolo che per convinzione, ma in quel momento si scopre che no, il tampone antigenico non vale assolutamente nulla dal punto di vista diagnostico. Ma quindi gli ultimi due anni…? Non importa, durante le emergenze non si può continuare a fare domande, e poi il medico è categorico: «Serve tampone di terza generazione o molecolare per avere la certezza». Certo, tutto molto interessante, ma intanto il dolore alla gola è aumentato e la febbre pure: non si potrebbe ricevere una visita? Magari anche a domicilio? Impensabile, tampone fondamentale «per la tua salute».