Cina, proteste contro la politica “zero covid”
Un giornalista della Bbc che documentava le manifestazioni contro il lockdown è stato arrestato dalla polizia. I cittadini scendono in piazza dopo oltre 100 giorni di isolamento e test di massa
Domenica 27 novembre 2022 Ed Lawrence, giornalista della Bbc, è stato arrestato dalla polizia a Shanghai mentre documentava una protesta contro la politica “zero covid”. Secondo la ricostruzione fatta dall’emittente britannica, il giornalista sarebbe stato ammanettato e preso a calci dalla polizia per il suo lavoro giornalistico. Scrive la Bbc: «Non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione ufficiale o scuse da parte delle autorità cinesi, al di là dell'affermazione dei funzionari che lo hanno poi rilasciato di averlo arrestato per il suo bene, nel caso in cui si fosse contagiato in mezzo alla folla. Non riteniamo che questa sia una spiegazione credibile».
Il ministero degli Esteri cinese ha affermato che la ricostruzione dei fatti della Bbc non riflette ciò che è realmente accaduto, e ha invitato i giornalisti «a seguire le leggi e le normative cinesi quando si trovano in Cina». Ed Lawrence si trovava in strada a Shanghai per raccontare una delle tante proteste di piazza che in questi giorni stanno infiammando il Paese. Migliaia di persone chiedono che vengano abbandonati i lockdown e i test di massa.
Nella notte fra giovedì 24 e venerdì 25 novembre, un incendio divampato al quindicesimo piano di un edificio residenziale a Urumqi, la capitale regionale, ha causato oltre dieci morti e altrettanti feriti gravi. I vigili del fuoco sono arrivati in ritardo sul posto perché hanno dovuto rispettare le regole “zero covid”, che impongono pesanti limitazioni alla libertà di movimento. Una volta giunti sul posto, hanno gettato acqua sull’edificio in fiamme da lontano, per evitare il rischio del contagio. Nella regione le persone si trovano in isolamento da oltre cento giorni e l’incendio è stato la scintilla definitiva che sta portando i cinesi in piazza. Le proteste in queste ore si sono estese anche alle città di Pechino, Shanghai, Nanchino, Chengdu, Chongqing, Wuhan e Zhengzhou. (Riproduzione riservata)
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