Consacrazione Russia e Ucraina, Pavia si unisce
La diocesi invita i pavesi venerdì 25 marzo alle 20: processione con la Madonna della Stella da San Giorgio in Montefalcone alla cattedrale. Presenti il vescovo Corrado e padre Oleksandr Tovt
Pavia si unisce a papa Francesco nella consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria. Lo rende noto la diocesi, che annuncia: «Alle ore 20 di venerdì 25 marzo la Madonna della Stella del Borgo Ticino raggiungerà la Chiesa di San Giorgio in Montefalcone, centro spirituale e parrocchia della comunità Ucraina pavese: da San Giorgio partirà una marcia silenziosa verso la Cattedrale, dove alle ore 21 ci saranno la preghiera e l’Atto di Consacrazione alla presenza del Vescovo, Mons. Sanguineti e di padre Oleksandr Tovt, parroco di San Giorgio. Seguirà in Duomo la possibilità di accedere alle Sante Confessioni. Il giorno seguente, sabato 26 marzo nella chiesa di Santa Maria in Betlem di Borgo Ticino dalle ore 19 e per tutta la notte sarà possibile prendere parte all’adorazione eucaristica e confessarsi».
La consacrazione dei due Paesi, oggi in guerra, è: «un atto di portata storica – ricorda la diocesi di Pavia –, considerate le vicende che dalle apparizioni di Fatima si sono susseguite per consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria, come la Madonna stessa chiese più volte a Lucia dos Santos durante le apparizioni in Portogallo». Tra le condizioni poste dalla Madonna a suor Lucia per la consacrazione della Russia vi era proprio la partecipazione di tutti i vescovi del mondo all’atto.
Il 28 febbraio 2022 il vescovo Corrado Sanguineti si era rivolto alla comunità greco-cattolica ucraina di Pavia con un lungo messaggio, nel quale si legge: «Ciò che sta accadendo nel vostro paese è un atto ingiusto e intollerabile di violenza che colpisce direttamente la libertà dell’Ucraina e il suo diritto all’autodeterminazione, e rappresenta una ferita e una minaccia grave per ogni stato libero e democratico, per l’Europa e il mondo». Monsignor Sanguineti aveva richiamato le parole di papa Giovanni Paolo II:
«Gli anziani del vostro popolo ricordano con nostalgia il tempo in cui l'Ucraina fu indipendente. A quel periodo, piuttosto breve, seguirono gli anni terribili della dittatura sovietica e la durissima carestia degli inizi degli anni trenta, quando il vostro Paese, “granaio d'Europa”, non riuscì più a sfamare i propri figli, che morirono a milioni. E come dimenticare le schiere di vostri concittadini periti durante la guerra del 1941-1945 contro l’invasione nazista? Purtroppo la liberazione dal nazismo non segnò la liberazione anche dal regime comunista, che continuò a calpestare i più elementari diritti umani, deportando cittadini inermi, incarcerando i dissidenti, perseguitando i credenti, tentando persino di cancellare l’idea stessa di libertà e di indipendenza nella coscienza del Popolo. Fortunatamente, la grande svolta del 1989 ha finalmente permesso all'Ucraina di riacquistare la libertà e la piena sovranità. Il vostro popolo ha raggiunto quell'agognato traguardo in modo pacifico e incruento ed è ora impegnato con tenacia in un'opera di coraggiosa ricostruzione sociale e spirituale (Incontro con i rappresentanti del mondo della politica, della cultura e della scienza, Kyiv, 23 giugno 2001)».
Pavia si fa vicina a papa Francesco e si unisce all’atto di consacrazione venerdì 25 marzo alle ore 21 in cattedrale. Ritrovo alle ore 20 alla chiesa di San Giorgio in Montefalcone (via Bernardino da Feltre, angolo via Regina Adelaide) per la marcia silenziosa con la Madonna della Stella. La preghiera continua sabato 26 marzo dalle ore 19 con l’adorazione eucaristica nella notte a Santa Maria in Betlem. (Riproduzione riservata)
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