Donald Trump, il secondo attentato
Sventato l’agguato di Ryan Routh, che si trovava nascosto tra i cespugli del Trump International Golf Club armato di un Ak-47. Sembra che l’uomo fosse irritato perché il candidato rep non aiutava Kiev
Sabato 13 luglio 2024 Donald Trump è stato vittima di un tentato omicidio. Durante la sparatoria il 45mo presidente degli Stati Uniti d’America è rimasto ferito a un orecchio. L’attacco è avvenuto a Butler in Pennsylvania, dove era in corso un comizio elettorale. Uno spettatore, Corey Comperatore, è stato ucciso, altre due persone sono state ferite. Thomas Matthew Crooks (20 anni), l’attentatore, è stato ucciso da un cecchino dei servizi segreti.
Domenica 15 settembre 2024 Donald Trump è stato vittima di un secondo attentato, stavolta sventato in tempo. Ryan Wesley Routh (58 anni) era appostato tra i cespugli fuori dal Trump International Golf Club, in Florida, dove Donald Trump stava giocando a golf. Routh era armato e si trovava a poco meno di 400 metri dal candidato repubblicano, ma è stato fermato prima che potesse fare fuoco. Secondo quanto riporta l’Agi, dopo aver fermato l’uomo la polizia ha recuperato un Ak-47, due zaini con dentro munizioni e una Go Pro con cui erano state scattate alcune foto. L’Agi spiega anche che: «Routh pubblicava regolarmente post su politica e attualità, ma solo saltuariamente critiche a Trump. La lotta dell'Ucraina contro l'invasione russa è la causa alla quale era più devoto».
L’Associated Press aggiunge che l'uomo sospettato di voler uccidere Donald Trump è stato accusato di crimini federali legati alle armi da fuoco, e in particolare il possesso di un'arma nonostante fosse un condannato e il possesso di un'arma con numero di serie parzialmente cancellato. Rai News spiega che: «L'uomo era irritato con Trump perché riteneva che non stesse facendo nulla per aiutare Kiev. Ryan Routh aveva viaggiato di recente in Ucraina ed era "entusiasta" della situazione nella regione: lo ha rivelato il figlio Oran, le cui dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano britannico The Guardian». (Riproduzione riservata)
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