Dopo l’emergenza pandemica, l’emergenza energetica
EDITORIALE Il primo ministro francese annuncia possibili razionamenti energetici e invita ogni cittadino a fare la propria parte. Il bene del singolo va sacrificato in nome di un bene superiore
«Abbiamo soltanto una strada: abbassare il consumo di energia. Se non lo facciamo, se ognuno non farà la sua parte, potrebbero esserci improvvise sospensioni nell'erogazione di gas, da un giorno all'altro, con gravi conseguenze economiche e sociali». Queste le parole di Elisabeth Borne, primo ministro della Francia, intervenuta il 29 agosto scorso al Congresso del Medef, la Confindustria transalpina. Parole che stanno facendo il giro del mondo attraverso testate giornalistiche e social.