Franco Battiato, fino alla frontiera
Il Maestro aveva 76 anni, da tempo si era ritirato dalle scene. La cifra stilistica della sua musica? La ricerca del bello e del vero
Cosa mancherà di Franco Battiato? L’ampio respiro. La sua capacità di scrivere canzoni che consentono l’accesso a nuovi mondi. Andare oltre, oltre le brutture del reale, oltre i limiti di una realtà sempre troppo piccola per l’uomo, che in fondo è fatto di cielo. «Il tempo cambia molte cose nella vita», eppure non cambia quel senso di insoddisfazione cronica presente nel cuore dell’uomo. Il tempo non lo può togliere perché «tutto è troppo poco», direbbe padre Maurizio Botta. Niente in questo mondo basta definitivamente a un cuore inquieto. E l’inquietudine, citando liberamente sant’Agostino, è la cartina tornasole dell’uomo vivo.
Franco Battiato è stato un autore libero e inquieto. Ha preteso dall’arte la risposta alle domande profonde sul senso della vita, ha cercato nella spiritualità il bello e il vero. Li ha trovati? Nessuno lo sa. Ma se trovare la verità sulla propria vita è un dono, cercarla è l’atteggiamento dei g…