Grace Schara, annunciato il processo
Il giudice Mark J. McGinnis ha respinto tutte le mozioni presentate dal colosso cattolico della sanità privata, accusato dell’omicidio colposo di una diciannovenne ricoverata perché positiva al covid
Il 4 novembre 2024 arriverà in tribunale, davanti a una giuria composta da abitanti del Wisconsin, il caso di Grace Schara. Parte lesa? I genitori di Grace. Imputato? Ascension, il più grande sistema sanitario privato, di matrice cattolica, degli Stati Uniti, in particolare il St. Elizabeth Hospital di Appleton, in Wisconsin. Accusa? Cinque medici che avevano in cura Grace Schara e due infermiere sono accusati di aver violato la legge sul consenso informato, di aver inserito Grace nella lista dei DNR (pazienti da non rianimare) senza consultare la famiglia, di aver somministrato alla ragazza un cocktail letale di farmaci (Precedex, Lorazepam, e morfina) e di aver assistito alla sua conseguente morte senza intervenire. Si tratta del primo processo che mette in discussione i protocolli covid-19 adottati negli ospedali degli Stati Uniti.
Poco prima della somministrazione dei farmaci, il padre di Grace era stato accompagnato fuori dalla struttura da una guardia giurata. In camera con Grace i medici lasciarono solo sua sorella, la quale notò immediatamente segnali preoccupanti: il polso di Grace si faceva via via sempre più debole, la ragazza roteava gli occhi all’indietro. La sorella chiamò aiuto, implorò il personale sanitario di salvare Grace, ma nessuno intervenne.
Grace Schara era stata ricoverata come positiva al covid, la famiglia ricorda come, nonostante avesse sintomi molto lievi, i medici insistessero per tenerla ricoverata e per sottoporla a ventilazione forzata (i genitori hanno scoperto che l’ospedale riceveva incentivi economici per ogni paziente intubato e per la somministrazione di determinati farmaci, come il remdesivir). L’ospedale, inoltre, aveva classificato la stanza di Grace come “terapia intensiva”, nonostante le sue condizioni di salute non lo richiedessero (anche in questo caso, accusano i genitori, le motivazioni sarebbero legate ai rimborsi, molto più elevati per i posti in terapia intensiva). Tutto questo avveniva il 13 ottobre 2021.
La famiglia ha iniziato una battaglia legale per chiedere giustizia. Il 1° novembre 2023 il giudice Mark J. McGinnis, del tribunale di Outagamie nel Wisconsin, ha respinto tutte le mozioni difensive dei legali che assistono l’ospedale cattolico e ha annunciato l’apertura di un processo.
«La nostra vittoria di oggi – hanno spiegato i familiari di Grace – non è solo un passo in più per ottenere giustizia su quanto fatto a nostra figlia. È un segnale per tutti gli americani che hanno perso un proprio caro a causa di un sistema che riteniamo più interessato agli incentivi economici che alla salute dei pazienti».
A fine 2021, Ascension contava 142.000 dipendenti, 142 ospedali e 40 strutture per anziani. La rete è nata nel 1999 dalla fusione tra Daughters of Charity National Health System e Sisters of St. Joseph Health System. La newsletter Notturno si era già occupata del caso (vedi archivio) nel febbraio 2022. (Riproduzione riservata)
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