I vescovi del South Dakota: “A fianco dei cattolici per l’obiezione di coscienza”
Nuovo documento sulla campagna vaccinale contro il covid: «C'è il dovere morale di rifiutare interventi medici che dipendono da linee cellulari derivate dall'aborto»
Sostegno pieno a qualsiasi cattolico che decida di fare obiezione di coscienza nei confronti dei vaccini anti covid. Lo annunciano con una nota pubblicata il 10 agosto 2021 i vescovi del South Dakota, che sottolineano: «La vaccinazione per il covid-19 non è un obbligo morale universale».
Dopo la lettera piena di domande sui problemi etici e medici dei vaccini firmata e diffusa da monsignor Marc Aillet, vescovo di Bayonne, dopo la lettera dei vescovi del Colorado, che promuovono l’obiezione di coscienza (entrambe le notizie sono state date qui, sulle pagine di “Notturno”), anche i vescovi del South Dakota intervengono nel dibattito pubblico per rispondere alle tante domande che ricevono ogni giorno dai fedeli.
Si possono accettare vaccini contaminati dall’aborto? Per rispondere, monsignor Donald E. DeGrood, vescovo di Sioux Falls, e monsignor Peter M. Muhich, vescovo di Rapid City, riprendono un documento che avevano diffuso il 30 dicembre 2020 (nel quale sono presenti numerosi dubbi anche sui problemi medici dei nuovi vaccini, autorizzati in via emergenziale): «Come abbiamo detto allora, si possono accettare i vaccini Covid-19 in buona coscienza se si verificano determinate condizioni, ma sottoporsi alla vaccinazione non è un dovere morale universale».
Le condizioni alle quali i vescovi fanno riferimento sono presenti nella Nota del 21 dicembre 2020 della Congregazione per la dottrina della fede, e sono: la situazione di grave emergenza, l’assenza di alternative valide e l’esposizione pubblica del proprio dissenso riguardo l’aborto e la sperimentazione etica senza limiti.
I vaccini attualmente in commercio sollevano gravi problemi etici, poiché hanno un legame con l’aborto: tutti e quattro hanno utilizzano linee cellulari da feti abortiti, chi nelle fasi di sperimentazione (Pfizer e Moderna), chi anche nella fase di produzione (AstraZeneca e Johnson&Johnson). Le pressioni affinché il maggior numero possibile di cittadini si vaccini però crescono, così i vescovi rompono ancora una volta il silenzio sul tema e si concentrano questa volta sul consenso libero e informato.
Scrivono i vescovi: «Il consenso è informato se una persona conosce la natura essenziale del trattamento proposto e dei suoi benefici; i suoi rischi, effetti collaterali, conseguenze e costi; e qualsiasi alternativa ragionevole e moralmente legittima, incluso nessun trattamento. Il consenso è libero se si ha la capacità di rifiutare un intervento medico dopo il discernimento delle informazioni rilevanti e secondo la propria coscienza certa, senza coercizione o timore di punizione. Siamo tenuti a seguire le nostre coscienze se ne siamo certi. Abbiamo il dovere di formare le nostre coscienze secondo la retta ragione e la buona volontà della sapienza di Dio».
Come porsi dunque di fronte a vaccini che sono stati sperimentati e prodotti utilizzando linee cellulari da feti abortiti? «C'è il dovere morale generale di rifiutare interventi medici che dipendono in qualche modo da linee cellulari derivate dall'aborto; tuttavia, tali sono ammissibili se vi è un'esigenza proporzionalmente grave, non sono disponibili alternative e si rende nota la propria obiezione. Anche allora una coscienza ben formata potrebbe declinare tali interventi per affermare con chiarezza il valore della vita umana».
Poter seguire la propria coscienza, ricordano i pastori, è un diritto insopprimibile che dovrebbe essere difeso in democrazia: «Abbiamo il diritto di seguire liberamente la nostra coscienza. Non dobbiamo essere costretti ad agire contro la nostra coscienza, cioè essere costretti a fare qualcosa che crediamo sia sbagliato. Né ci deve essere impedito di agire secondo le nostre coscienze, specialmente in materia religiosa, purché sia rispettato il giusto ordine pubblico. Il diritto alla libertà di coscienza e alla libertà religiosa si fonda sulla dignità intrinseca della persona umana».
Intanto, come ricorda Life Site News il 16 agosto 2021, anche il National Catholic Bioethics Center e la Catholic Medical Association hanno preso posizione pubblicamente contro l’obbligo vaccinale. (Riproduzione riservata)
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