Il Corsera e lo scontro calcolato
Commenti aggressivi postati per fomentare odio e creare una guerra social capace di generare visualizzazioni ed entrate pubblicitarie. Gli utenti accusano il quotidiano: «Fa fake engagement»
I lettori disertano le edicole e non sottoscrivono abbonamenti digitali, i giornali si gettano nella caccia all’ultimo clic. Ma come primeggiare in una dimensione liquida, nella quale avere cento anni di storia e una redazione a dieci piani in centro conta poco più di zero? L’ultima strategia messa in atto dalle testate giornalistiche è lo scontro calcolato: pubblicare sui social articoli chiaramente divisivi, lucidamente impopolari, coscientemente al limite della deontologia, così da scatenare la tempesta perfetta nei commenti. La pubblicazione di un nuovo contenuto dunque non è più il passaggio obbligato per lanciare la propria notizia oltre i confini tradizionali delle rivendite cartacee, bensì il risultato di uno studio che ha alla base una domanda semplice: quale post crea più caos?
Il contenuto viene così calibrato, confezionato ad arte perché diventi squillo di tromba per orde di bot e troll. La guerra social distrugge la notizia, ma attira visualizzazioni e clic. Dunque, si spe…