Il partito che non c’è
Si apre una campagna elettorale curiosa, fra sostenitori espliciti e impliciti del premier dimissionario: per molti elettori la scelta oggi è impossibile. L’identikit della formazione mancante
Il 25 settembre nella cabina elettorale si potrà scegliere fra chi ha sostenuto Draghi in ogni decisione e vuole portarne avanti l’eredità e chi afferma di voler cambiare le cose dopo aver sostenuto Draghi in ogni decisione. I piccoli partiti di opposizione, che hanno mosso i primi passi negli ultimi anni contestando Draghi in ogni decisione, rischiano di rimanere esclusi dalla competizione elettorale a causa dell’immane raccolta firme da realizzare entro fine agosto.
Manca, ad oggi, la possibilità di scegliere un partito realmente estraneo al sistema che domina la scena pubblica italiana, e non solo. Qualcuno propone Fratelli d’Italia, il partito creato e guidato da Giorgia Meloni, che è sempre rimasto all’opposizione anche durante il governo Draghi, ma la retorica del “pericolo fascismo” che si attiva ogni volta che si parla della sua leader fa pensare a