Il potente buono e la giornalista cattiva
Romano Prodi risponde con veemenza a Lavinia Orefici (Quarta Repubblica), colpevole di aver posto una domanda sul Manifesto di Ventotene. La stampa mainstream si schiera contro la giornalista
«È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede». Così si apre il Testo unico dei doveri del giornalista, dove si trovano tutte le carte deontologiche che regolano la professione. Sabato 22 marzo 2025, a margine di un evento all'Auditorium di Roma, Romano Prodi, politico, ha risposto con veemenza a una domanda di Lavinia Orefici, inviata di Quarta Repubblica. Secondo la giornalista, Prodi le avrebbe anche tirato una ciocca di capelli. Più del fatto in sé, purtroppo non sorprendente per chi si occupa da anni di libertà di stampa in Italia, colpiscono le reazioni. Non si contano infatti le prese di posizione in difesa di... Romano Prodi.