Il vescovo di Verona ricorda i principi “non negoziabili”
Monsignor Zenti invita a cercare nei programmi elettorali il diritto alla vita, la famiglia naturale, la disabilità e la scuola cattolica. Il comitato Pride 2022: «Fascismo ecclesiastico»
«Concretamente, nelle varie tornate elettorali, di qualsiasi genere, è nostro dovere far coscienza a noi stessi e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender; al tema dell'aborto e dell'eutanasia; alla disoccupazione, alle povertà, alle disabilità, all'accoglienza dello straniero; ai giovani; alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne. Queste sono frontiere prioritarie che fanno da filtro perla coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa». Così scrive il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, in una lettera inviata al clero diocesano e poi resa pubblica da L’Arena, quotidiano di Verona e provincia.
La lettera, subito rilanciata dai principali giornali online come “contro i candidati che sostengono l’ideologia gender”, è in realtà un richiamo a quelli che papa Benedetto XVI definì p…