Indi Gregory: il caso Tafida Raqeeb
A ottobre 2019 in Inghilterra si combatteva per il trasferimento in Italia di una bambina affetta da un disturbo prolungato della coscienza. Ricoverata al Gaslini di Genova, la piccola oggi sta meglio
Continua l’attesa per la sentenza sulla vita di Indi Gregory, la bambina di otto mesi ricoverata al Queen’s Medical Centre di Nottingham e affetta da una rara malattia mitocondriale. I genitori della piccola, Dean Gregory e Claire Staniforth, non si arrendono e continuano a lottare perché la piccola possa ricevere tutte le cure necessarie alla sua delicata condizione. Dean Gregory, intervistato da Sky News, ha definito «un miracolo» la disponibilità dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e ha ribadito che diversi medici sono in disaccordo con la diagnosi fatta all’ospedale di Nottingham: ci sarebbero speranze di miglioramento con le terapie adeguate. Ma, ricordano gli avvocati del Christian Legal Centre, se anche non ci fosse la possibilità di guarire, c’è sempre il dovere di curare fino alla morte naturale.
C’è un precedente positivo, tra i casi drammatici che hanno segnato la storia inglese degli ultimi anni, ed è quello di Tafida Raqeeb. Nel febbraio del 2019 Tafida era stata ricoverata al Royal London Hospital di Londra in seguito a un’emorragia cerebrale. Dopo alcuni mesi, i medici avevano stabilito che il suo “best interest” fosse l’eutanasia. I genitori hanno detto subito un forte “no” e hanno iniziato una battaglia legale che li ha portati a vincere contro il favor mortis. A ottobre 2019 la piccola Tafida è giunta al Gaslini di Genova, a gennaio 2020 è uscita dal reparto di rianimazione.
Così spiegava Paolo Petralia, direttore generale dell’ospedale: «Siamo felici di aver accolto Tafida all’Istituto Gaslini, esaudendo il desiderio dei suoi genitori, che hanno chiesto tempo e tutta la qualità di vita migliore possibile per la loro piccola, poiché non sempre, purtroppo, è possibile guarire, ma è sempre doveroso prendersi cura e offrire spazio di accudimento ed accoglienza ad un bambino e ai suoi genitori. Questo tempo, che viene offerto a Tafida e ai suoi famigliari, è una condizione di dignità e qualità di vita, che da sempre al Gaslini viene garantito ai bambini di tutte le condizioni. Siamo soddisfatti per aver raggiunto tutti gli obiettivi possibili identificati nella relazione prodotta dai nostri esperti ad agosto per la High Court of Justice». La piccola Tafida Raqeeb oggi sta meglio e continua il suo percorso di cura al Gaslini.
Certo, i timori per il caso di Indi Gregory sono molti, come ha ricordato suo padre: il Queen’s Medical Centre di Nottingham ha tutto da perdere se la piccola Indi viene trasferita in Italia. Se Indi arriva all’ospedale Bambino Gesù di Roma e muore a causa della sua patologia e non per mano dei medici, cade tutta la narrazione fatta dall’ospedale inglese. Se Indi arriva all’ospedale Bambino Gesù di Roma e, grazie alle nuove cure, le sue condizioni di salute migliorano, oltre alle menzogne viene certificato il fallimento scientifico dell’ospedale inglese.
Per dovere di cronaca occorre ricordare anche i casi di Charlie Gard e Alfie Evans (nel video “Speciale: il controllo sulla vita”, realizzato da Barbara Tampieri, sono ricordate e analizzate anche le vicende di Terri Schindler, Eluana Englaro e Vincent Lambert). Il 28 luglio 2017 Charlie Gard fu ucciso per soffocamento in un hospice segreto. Se i genitori avessero rivelato alla stampa la sua ubicazione sarebbero stati tenuti fuori dalla stanza di Charlie al momento dell’eutanasia. Nel 2018 Mariella Enoc, al tempo presidente dell’ospedale Bambino Gesù, fece preparare un aereo e volò a Liverpool con uno staff d’eccellenza, pronta a portare il piccolo Alfie Evans in Italia. Quando le agenzie batterono «Mariella Enoc in volo per portare Alfie in Italia», ci fu un momento di euforia, speranza e orgoglio. Ma Mariella Enoc e i medici del Bambino Gesù non furono neanche ricevuti dai medici dell’Alder Hey e il 28 aprile 2018 anche Alfie morì per soffocamento. La sentenza sul trasferimento di Indi Gregory in Italia è attesa entro questa sera. (Riproduzione riservata)
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