La famiglia Ulma e l’amore che salva
Józef Ulma e Wiktoria Niemczak offrirono rifugio a otto ebrei nella loro fattoria durante l’occupazione nazista della Polonia. Pagarono con la vita la loro opposizione al regime
È il 1944. Józef Ulma e Wiktoria Niemczak sono una coppia molto innamorata. Vivono a Markowa, villaggio agricolo della Polonia sud-orientale, situato nel distretto di Łańcut. Hanno sei figli: Stanisława di 8 anni; Barbara di 6; Władysław di 5; Franciszek di 4; Antoni di 3; Maria di un anno e mezzo. Wiktoria è incinta del settimo figlio. La famiglia Ulma è molto conosciuta e amata nel villaggio, Józef è descritto come un uomo vivace e intraprendente. Wlodzimierz Redzioch, ingegnere polacco che ha scritto molti contributi sugli anni dell’occupazione nazista, ricorda: «Fu il primo a gestire un vivaio di alberi da frutta, diffondeva tecniche di coltivazione, si occupava dell’apicoltura e dell’allevamento del baco da seta, che incuriosiva tutti nel villaggio. Ma Ulma era anche un buon cattolico impegnato in varie attività sociali: lavorava nell’associazione della gioventù cattolica dove era bibliotecario e fotografo. La fotografia era la vera passione di questo contadino “illuminato”. Graz…