La Giornata della Memoria svuotata
Oggi sono stati pubblicati migliaia di articoli e post dedicati all’Olocausto, parole contro ogni discriminazione. Ma cosa rimane dietro questa retorica? L’odio cambia maschera e ritorna, senza tregua
La retorica melensa diffusa con generosità oggi, Giornata della Memoria, fotografa con nitidezza inedita il vuoto degli slogan. Il sospetto che “Ricordare per non ripetere” fosse diventato ormai una parola d’ordine per accedere ai salotti che contano c’era, anzi, cresceva già da anni, ma oggi, 27 gennaio 2022, ha raggiunto la consapevolezza piena. Tutti i politici, i cantanti, gli attori, i conduttori, i virologi, gli sportivi, tutti i vip insomma hanno condiviso una frase a effetto contro l’orrore dell’Olocausto. E questo va bene, è doveroso, ma se ciò non trasforma lo sguardo, non lo apre ai pericoli dell’oggi, nessun ricordo storico ha più senso.
I sopravvissuti ai campi di sterminio hanno lanciato un monito chiaro: vigilate, vigilate perché tutto questo non si ripeta. Ma questo non si ripeterà con le stesse modalità: il Male cerca sempre di superare la crosta terrestre e spargersi nel mondo, ma non torna mai con la stessa maschera. Torna …