La pesca del santino
Confermata la tradizione nella basilica di Santa Maria del Carmine, a Pavia. Il parroco: «La Provvidenza affida a ciascuno un santo al quale chiedere protezione speciale per il nuovo anno»
Un santo, rigorosamente scelto dalla Provvidenza, che offra protezione per tutto il nuovo anno. Si è ripetuta anche oggi l’ormai tradizionale pesca del santo nella basilica di Santa Maria del Carmine, a Pavia. Una tradizione che il parroco, don Daniele Baldi, porta avanti da oltre vent’anni, e che richiama fedeli da tutta la diocesi alle Messe del 1° gennaio.
«Il 2021 non è stato un anno perfetto – ha detto don Patrick Paul Udoh durante l’omelia –, non sono mancati i problemi, ma la nostra vita sulla terra è segnata dai problemi e lo sarà sempre. Ci auguriamo che il 2022 sia un anno sereno, ma se questa è una “valle di lacrime” sappiamo che prima o poi dovremo tutti fare i conti con i problemi. La bella notizia è che non siamo soli: Dio è con noi e non permetterà mai che ci cadano addosso problemi che noi non siamo in grado di affrontare».
Al termine della celebrazione, dopo il canto del “Veni Creator” e dopo la benedizione solenne, i fedeli si sono avvicinati alla balaustra dell’altare, dove migliaia di immaginette sono state poste con il volto del santo rivolto verso il basso.
«Non bisogna guardare – ha ricordato don Daniele Baldi –, non si può scegliere il proprio santo preferito, occorre affidarsi alla Provvidenza. Se avete una persona cara malata pescate un’immaginetta anche per lei e portategliela, assieme alle nostre preghiere». Anche il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, si è recato in Carmine al termine della Messa di mezzogiorno per pescare un santino, rito consolidato da quando è alla guida della diocesi di Pavia. È possibile pescare un santo anche questa sera, al termine delle Messe delle ore 18 e delle ore 21. (Riproduzione riservata)
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