La rivoluzione delle coscienze
EDITORIALE L’obbligo di tampone dopo la terza dose certifica le menzogne dietro gli slogan in favore della vaccinazione di massa. Le priorità oggi? Spegnere l’odio e ricucire gli strappi sociali
La proposta di imporre l’obbligo di tampone anche alle persone vaccinate sta provocando un’ondata di rabbia sui social da parte di chi si è vaccinato con la convinzione di compiere un gesto altruistico. Convinzione che, come segnalato dai bugiardini delle stesse case farmaceutiche, non ha mai avuto alcun fondamento scientifico. Di fronte a questa rabbia, ci sono molte strade percorribili, compresa quella dell’ironia per un risveglio alquanto tardivo. La licenza per qualche battuta non offensiva è stata ampiamente guadagnata in mesi di risposte civili a insulti e indegni tentativi di delegittimazione. Superata la fase del “ve l’avevamo detto, e in tutti i modi”, occorre però tornare a concentrare lo sguardo sul bene comune: quale bene comune dal conflitto orizzontale?
Questa rabbia non produrrà nulla se non sarà canalizzata in energie positive, ad esempio nella creazione di nuove reti di aiuto, nel supporto (anche morale oltre che econ…