La speranza non è bastata
FLASH Sono stati staccati i supporti vitali ad Archie Battersbee. Il giovane, privato dell'ossigeno, è morto così tra le braccia della madre, che ha combattuto fino all'ultimo per la vita
È arrivata la conferma della famiglia: questa mattina il Royal London Hospital ha staccato i supporti vitali e il giovane Archie Battersbee è morto soffocato. Hollie Dance, la mamma di Archie, ha commentato: «Ho fatto tutto quello che avevo promesso al mio bambino. Ora sono distrutta».
Nella foto, rilanciata da Metro, si vede Hollie Dance dare un bacio ad Archie, poco prima dell’ultimo respiro. Questa donna ha dovuto assistere impotente alla morte per soffocamento del figlio. Nessuno ha fermato la procedura, nessuno è intervenuto per restituire ossigeno ad Archie, perché questi erano gli ordini da eseguire. Una scena macabra che solo un favor mortis con il timbro dello Stato ha reso possibile. La famiglia ha combattuto strenuamente per la vita: ha chiesto più tempo all’ospedale, ha chiesto il parere di altri medici, ha chiesto il trasferimento presso altre strutture. Nessuna richiesta è stata accolta. Per medici e giudici inglesi il “best interest” di Archie era uno solo: essere ucciso. Il silenzio della politica, della Chiesa, della stampa mainstream, delle tante organizzazioni che affermano di operare per la tutela delle vite fragili e dell’opinione pubblica hanno fatto il resto. Questa eutanasia di Stato porta la firma di tante istituzioni, tra complicità e silenzi ingiustificabili. (Riproduzione riservata)