La Stampa promuove la “gravidanza solidale”
Il quotidiano racconta la “favola” della coppia che ha sfruttato l’utero in affitto in Ucraina. La giornalista Raffaella Frullone: «Il bambino diventa un oggetto nell’indifferenza generale»
«La diagnosi, il limbo per l’adozione e la guerra in Ucraina: sono genitori grazie a una donna di Kiev». Il 2 aprile 2023 La Stampa racconta così la storia di Evelina e Michele, coppia italiana che è ricorsa all’utero in affitto per avere un figlio. Il lungo articolo non è pura cronaca, ma la plastica fotografia del giornalismo emotivo. Le bombe che cadono senza sosta, la paura della gravidanza, la paura della guerra, la paura della punizione, la paura della discriminazione, l’avventura per realizzare un sogno tanto sognato, l’atto d’amore della madre che vende il proprio figlio, la favola che i genitori coraggiosi racconteranno al piccolo Achille una volta grande: ci sono tutti gli elementi necessari a spegnere il pensiero critico del lettore per farlo immedesimare con i desideri degli aspiranti genitori. È stata un’attesa dolorosa, voluta, sperata, è stata una battaglia, ora c’è questo bellissimo bambino e qualche mostro vorrebbe dire che non va bene.
Ha ragione Albus Silente, presid…