Le brutte copie perdono
Il centrodestra esce sconfitto dalle elezioni, ma raccoglie i frutti di una scelta chiara: chiamarsi fuori dai giochi. Sposare la narrazione dominante aggiungendovi uno zuccherino non paga
«Io sono assolutamente a favore della vaccinazione: sono un uomo che arriva dalla società civile, sono un medico e non posso che essere completamente a favore dei vaccini», così Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra a Milano, poche settimane prima del voto. La vittoria al primo turno del sindaco uscente Beppe Sala e l’affluenza ferma al 47,69% certificano però qualcosa di più serio dell’analisi “sono stati presentati i candidati sbagliati”. Il centrodestra ha perso perché non ha giocato. Non si è presentato alla competizione. Il centrodestra ha rinunciato a sfidare la narrazione dominante con contenuti alternativi, seri, reali.
E l’emergenza sanitaria, oggi fortunatamente non più emergenza, è stato il fronte più significativo dell’assenza di opposizione: il centrodestra non solo non ha mai osato porre dubbi sulla campagna vaccinale di massa, ma persino sulla gestione della pandemia ha preferito tacere. Mentre alcuni esponenti di Forza Italia…