L’elettore, Vannacci e Zingaretti
O una sinistra autoproclamatasi custode dei nuovi diritti civili, o una destra capace di rendere becero ogni tema. Non è politica, è un teatrino dal quale gli spettatori fuggono per disgusto
«Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità». Roberto Vannacci, candidato indipendente nelle liste della Lega alle europee, cerca di placare le polemiche con un’intervista ad Affaritaliani.it, ma la toppa è peggio del buco. E costringe a fare i conti con la realtà: il quadro politico per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024 è più desolante che mai. In primis, un appunto nel merito: generale Vannacci, i bambini con disabilità hanno bisogno di stare in mezzo alle persone senza etichette, senza «impegni peculiari» e senza «attenzioni particolari» rivolte alle loro disabilità. Dietro a questa proposta apparentemente caritatevole è celata la stessa ideologia eugenetica che anima alcuni sfidanti, secondo i quali esistono v…