Lente d’ingrandimento (puntata n. 11)
In arrivo la terza dose Pfizer, la morte di padre Hamel poteva essere evitata, Azzurri campioni ma quante contraddizioni, Hunter Biden diventa pittore, l’Inpgi guadagna tempo (ma non basta)
«"La terza dose è nelle cose, ma non sappiamo ancora quando", ha detto il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza durante la conferenza stampa sul monitoraggio settimanale dei dati Covid, spiegando che servono più dati. Curiosa quell’espressione “è nelle cose”: un fatalismo, un determinismo ben poco scientifico e molto fideistico. Così è, se vi pare. E’ così perché tale ha da essere. E gli studi epidemiologici? I trials? Niente: è il destino che va accettato con obbedienza». Si scoprono le carte: la terza dose del vaccino Pfizer non è più solo la preoccupazione di qualche complottista. L’azienda ne ha presentato formale richiesta per l’immissione sul mercato, affermando che il terzo siero sarebbe particolarmente efficace nei confronti della variante Delta. Ma i dubbi sono ogni giorno di più, e a offrirne un resoconto è Paolo Gulisano, medico, che firma un lungo contributo sulla Nuova Bussola Quotidiana il 12 luglio 2021.