L’eutanasia come un’opportunità in più
Belgio, un medico lancia l’allarme: «Dal 2002 a oggi casi aumentati costantemente, non è più una misura eccezionale. Chiedono e ottengono la morte anche persone semplicemente stanche di vivere»
«Sempre più persone considerano l'eutanasia come il modo normale di morire». Così scrive Benoit Beuselinck, medico e docente di oncologia all’università KU Leuven, in Belgio. Il 24 ottobre 2024 Beuselinck ha pubblicato un lungo editoriale sul Catholic Herald, nel quale analizza la crescente diffusione del favor mortis nel Paese. L’eutanasia è legale dal 2002, ricorda il medico, ma in questi ventidue anni la situazione è cambiata molto: da soluzione estrema per evitare sofferenze insopportabili in caso di malattie terminali, la soppressione del paziente è diventata via via la soluzione più comoda anche in caso di preoccupazione per il futuro, stanchezza di vivere, depressione o esaurimento.
I medici delle cure palliative hanno messo a punto protocolli sanitari, sociali, spirituali e psicologici per affrontare la malattia: gli hospice erano nati per accompagnare il paziente e i famigliari verso la morte naturale, limitando la sofferenza e preparandosi insieme al momento del distacco. «La sofferenza fisica può essere più o meno oggettiva; tuttavia, è modulata in modo importante dalle circostanze e dai cofattori – spiega Benoit Beuselinck –. Una persona malata che è ben circondata da professionisti e persone care, avrà più coraggio rispetto a una persona che è isolata».
Quando una persona chiede l’eutanasia, le vengono presentate le alternative? I dati dicono di no, risponde Beuselinck: «Solo nel 40% dei casi viene offerta o consigliata la consulenza di un'unità di cure palliative». Intanto, i numeri dell’eutanasia continuano a crescere. Scrive ancora il medico: «Dal 2002, il numero di pazienti morti per eutanasia in Belgio è aumentato costantemente e ora raggiunge il 3,1% di tutti i decessi. L'eutanasia non è più una misura eccezionale. In Belgio la realtà è che molti pazienti chiedono l'eutanasia perché non vogliono andare in un hospice di cure palliative, il paziente si convince che tutto ciò che otterrebbe in un hospice è continuare a soffrire per qualche giorno/settimana in più mentre la sua famiglia lo circonda senza sapere quando sopraggiungerà la morte. Sempre più persone considerano l'eutanasia come il modo normale di morire».
Qual è la posizione della stampa belga in merito all’eutanasia? «L'eutanasia è promossa attraverso i media e le conferenze pubbliche, persino nelle case di cura. In alcuni casi, queste conferenze sono organizzate dalle assicurazioni sanitarie – afferma Benoit Beuselinck –. Il Ceo di un’assicurazione sanitaria ha addirittura dichiarato che l’accesso all’eutanasia dovrebbe essere concesso alle persone anziane sane ma stanche di vivere o che considerano la loro vita “completata”, per risolvere il problema dell’aumento dei costi sanitari e della carenza di operatori sanitari». (Riproduzione riservata)
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