Libertà di stampa 4.0
Facebook si affida a una squadra di debunker per controllare i post sulla pandemia. Così censura un giornalista che rilancia l’articolo di una testata giornalistica registrata
Ricapitolando: un giornalista professionista rilancia con un virgolettato l’articolo di una testata giornalistica registrata scritto dal direttore, giornalista professionista, ma viene censurato da Facebook per il commento di un debunker?
L’elefante è ormai nella cristalleria e si dirige a passo spedito verso la vetrinetta dedicata a Murano. Chiunque ha a cuore la libertà di stampa, in primis Ordine dei Giornalisti e sindacato dei giornalisti, ha il dovere di intervenire per frenare questa deriva: senza giornalismo non può esserci democrazia. Un promemoria che deve essere inviato anche a Enrico Mentana, direttore di Open, il giornale che ora collabora con il social network per verificare che circolino solo informazioni verificate. Se Facebook desidera inaugurare un nuovo Tribunale dell’Inquisizione, utenti e cittadini devono esserne informati. (Riproduzione riservata)
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