Madonna: è accanimento artistico
Fa tappa a Milano il Celebration Tour, nato per glorificare i 40 anni di carriera della regina del pop. Ma i concerti non celebrano, certificano invece la fine ingloriosa di una carriera degna di nota
Bisogna avere il coraggio di scriverlo: il Celebration Tour di Madonna è puro accanimento artistico su una carriera finita. I servizi trionfalistici dei telegiornali sulla prima tappa, il 14 ottobre 2023 alla The O2 Arena di Londra, e le recensioni entusiastiche sulla tappa milanese, il 23 novembre al Mediolanum Forum di Assago (si replica il 25), sono il tentativo disperato di tenere in piedi un mito che ormai si sgretola davanti agli occhi di migliaia di fan. Un mito ancora dotato di una potentissima macchina comunicativa, ma ormai incapace di stare sul palcoscenico.
Basta riavvolgere il nastro e tornare al 2006, al Confessions Tour, serie di concerti che ha saputo imprimersi nell’immaginario collettivo grazie a una produzione curata nei minimi dettagli. Tutto era perfetto (discutibile dal punto di vista contenutistico, ma perfetto dal punto di vista tecnico): arrangiamenti, coreografie, scenografia, promozione. Tutti ne hanno parla…