Marc Innaro e la censura
Il corrispondente Rai da Mosca in diretta afferma: «Chi si è allargato negli ultimi trent’anni è stata la Nato». Andrea Romano, PD, presenta un’interrogazione in Commissione di Vigilanza
«Gli europei scontano una totale assenza di memoria storica e di comprensione delle dinamiche più profonde che ha subito la Russia nell’ultimo secolo e negli ultimi trent’anni. Basta guardare la cartina geografica per rendersi conto che chi si è allargato negli ultimi trent’anni non è stata la Russia, è stata la Nato». Sono bastate queste parole, pronunciate sabato 26 febbraio in diretta, perché si scatenasse contro Marc Innaro, storico corrispondente Rai da Mosca, la tempesta perfetta. Il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano è intervenuto subito affermando: «Qui c’è un aggressore, cioè Putin, e una vittima, Zelensky e il popolo ucraino», ma ormai le parole del giornalista erano arrivate ai telespettatori. Ciro Pellegrino, giornalista di Fanpage, ha ripubblicato su Twitter il video con l’intervento di Innaro e ha scatenato la polemica sui cosiddetti giornalisti italiani “amici di Putin”.
Andrea Romano, deputato…