Mattarella: “L'attività professionale dei giornalisti non può essere soggetta a intimidazioni”
Il presidente della Repubblica invia un messaggio al congresso di Fnsi e scrive: «Il sistema dell'editoria e dell'informazione è prezioso per il progresso della società italiana»
«Una società economicamente sana propone una industria editoriale capace di affermare con forza la propria funzione, non orientata a interessi di parte, ma diretta a inverare la previsione della Carta costituzionale che ribadisce il diritto dei cittadini a una informazione libera». Così scrive il presidente della Repubblica in un messaggio inviato al 29esimo congresso della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), che si tiene a Riccione (qui il testo completo).
Il capo dello Stato ricorda anche che: «L'attività professionale dei giornalisti non può essere soggetta a vessazioni, intimidazioni o violazioni della loro libertà. Ne va di quella di tutti». Perché la stampa sia libera occorre lo sforzo di tutti i protagonisti della vita democratica: «Creare e garantire le condizioni per una stampa indipendente è compito che interpella le istituzioni, la società civile nelle sue diverse articolazioni, l'industria dei media, la coscienza professionale di ciascun giornalista».
Il giornalismo libero richiede condizioni di lavoro eque, aggiunge infine Sergio Mattarella, lanciando un monito: «Lo stato di trasformazione che sta vivendo l'industria dei media nel contesto della digitalizzazione non può tradursi in un impoverimento del patrimonio culturale e informativo posto a disposizione». (Riproduzione riservata)
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