Monsignor Scanavino: “La Regina della Pace è l’ultima fiducia”
Grande partecipazione all’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria celebrato nella cattedrale di Pavia. Il vescovo emerito di Orvieto Todi: «La nostra pace è Cristo Signore»
«Ci è rimasta solo questa fiducia: la fiducia in Cristo e in sua madre, la Regina della Pace». Sono risuonate in una cattedrale stracolma di pavesi le parole di monsignor Giovanni Scanavino, vescovo emerito di Orvieto Todi, per l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. La diocesi di Pavia si è unita a papa Francesco con una marcia silenziosa che ha avuto inizio alle ore 20 davanti alla chiesa di San Giorgio in Montefalcone, centro spirituale e parrocchia della comunità ucraina pavese. Da San Giorgio, la Madonna della Stella ha percorso corso Cavour e ha attraversato piazza della Vittoria, luoghi animati dalla movida del venerdì sera che, a sorpresa, si è fatta più discreta durante il passaggio silenzioso della lunga colonna di persone.
Già arrivando verso il centro la grande cupola del duomo richiamava l’attenzione al cielo, presentandosi completamente illuminata. Il duomo si è riempito come non avveniva da dicembre 2019, dall’ultimo pontificale di San Siro, patrono della città, prima dello scoppio della pandemia. Panche piene e tante persone in piedi nelle navate laterali, nell’aria una commozione palpabile. Negli sguardi la consapevolezza della gravità della situazione e il conforto della vicinanza, della condivisione. Del riconoscere quella Pavia che a causa delle restrizioni sembrava scomparsa, eppure è sempre rimasta lì, con la sua apparentemente fredda lucidità.
«La nostra pace è Cristo Signore – ha detto con forza monsignor Scanavino –, il figlio di Maria Vergine, Regina della Pace. E questa sera vogliamo pregarla, consacrando al cuore suo e a quello di Gesù questa terra martoriata. Ci è rimasta solo questa fiducia ormai, questa fiducia nella potenza dell’amore di Dio e nell’intercessione di Cristo Signore e di sua madre Maria. Chiediamo la potenza dello Spirito per essere cristiani autentici, fedeli e capaci di far risuonare nel mondo in questo momento il grido della pace. Ti chiediamo perdono per tanta sofferenza, per tante morti, per tanto sangue».
Accorata la recita dell’atto di affidamento da parte del vescovo Giovanni Scanavino, la cui voce ha scosso il silenzio dei cuori. Al termine della preghiera è stato possibile accostarsi al sacramento della confessione e sostare in preghiera davanti alla croce. Assente il vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti, che, come annunciato dal vicario generale don Luigi Pedrini, è stato ricoverato a causa di una forte anemia e ora è risultato anche positivo al covid. Al vescovo Corrado si fa vicina nel ricordo e nella preghiera tutta la città. La preghiera per la pace a Pavia continua sabato 26 marzo nella chiesa di Santa Maria in Betlem: dalle ore 19, e per tutta la notte, adorazione eucaristica. (Riproduzione riservata)
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