Nivelles e gli interrogativi inevasi
Dodici anziani morti e due in terapia intensiva per covid, tutti avevano ricevuto la doppia dose di vaccino. Numerosi i punti oscuri della vicenda, aperta un’indagine
«Nelle persone anziane e fragili, vaccinate contro il covid-19, il virus potrebbe insorgere con sintomi lievi ma sufficienti a provocare il decesso». È quanto afferma Jean-Michel Dogné, direttore del dipartimento di farmacia dell'Università di Namur, commentando la morte di 12 pazienti su 121 in una casa di cura per anziani a Nivelles, cittadina di circa 25mila abitanti costruita sulle rive del fiume Thines, in Belgio. Tutti i pazienti della struttura avevano ricevuto la doppia dose del vaccino, pertanto erano considerati immunizzati. La vicenda è raccontata il 23 giugno 2021 da LifeSiteNews.
Come accade per le reazioni avverse a seguito delle vaccinazioni, la notizia è arrivata sulle pagine di pochi giornali locali. Il 19 maggio 2021 il quotidiano La Venir dava notizia dei primi contagi interni alla struttura, con lo stop delle visite per i parenti. Inizialmente si era pensato a uno stop solo per i parenti non vaccinati, ma Colette Delmotte, presidente della struttura di Nivelles, aveva affermato:
«Sappiamo che il vaccino non è una garanzia al 100%, le persone vaccinate possono comunque portare il virus, possono anche essere colpite dalla malattia in alcuni casi. Quello che il vaccino fa è prevenire forme gravi di coronavirus».
Il 40% del personale sanitario che lavora nella struttura non si è ad oggi vaccinato, l’obbligo vaccinale