Nuova serie su Harry Potter?
HBO Max sarebbe interessata a realizzarne sette stagioni, una per libro, mancherebbe solo l’ok di J. K. Rowling. Un’operazione nostalgia pericolosa, che può rovinare una saga cult
In arrivo una serie televisiva tratta dalla saga di Harry Potter? Secondo alcune indiscrezioni, rivelate da Bloomberg poche ore fa, HBO Max avrebbe avviato una trattativa per realizzare una serie da sette stagioni, una per libro. Per l’inizio dei lavori mancherebbe solo una cosa: l’ok di J. K. Rowling. Come ricorda Rolling Stone Italia, «i film tratti dai romanzi di Harry Potter hanno incassato 7.7 miliardi di dollari al botteghino internazionale», pertanto l’operazione nostalgia di HBO Max è più che comprensibile. Ma le motivazioni economiche non escludono alcune considerazioni di merito.
Tutti i fan del celebre maghetto amano immergersi ancora oggi, a distanza di anni, nella magia della saga? Sì. Tutti i fan del celebre maghetto approvano l’idea di una nuova serie televisiva? No. E per tanti motivi. Gli otto film tratti dai sette libri della saga sono entrati di diritto nella memoria collettiva, hanno fatto sognare milioni di spettatori e hanno portato in libreria nuovi lettori. Libri e film sono stati un evento editoriale e di botteghino unico, e così rimangono: incardinati in quel momento storico, fissati in quella porzione di vita dei bambini e dei ragazzi che hanno viaggiato con la fantasia attraverso l’avventura di Harry, Ron ed Hermione.
I film hanno reso palpabile la magia ma hanno anche semplificato, alleggerito, ridotto una trama estremamente complessa e articolata, per renderla accessibile a chi non avesse ancora letto i libri. Dando forma alla storia, l’hanno in parte impoverita. Una serie televisiva avrebbe senso solo se andasse, con rigore e onestà, ad approfondire i dettagli dei libri, alzando l’asticella della narrazione usata per i film. Ma come entrare nell’immaginario collettivo con un nuovo cast?
Le nuove produzioni cinematografiche e televisive, inoltre, hanno mostrato un appiattimento crescente alla narrazione dominante, con l’introduzione di stereotipi e personaggi fittizi utili solo ad accontentare determinate fasce di pubblico (nell’ormai assodata concezione di un’opinione pubblica in perenne crisi adolescenziale). Che fine farebbero la ricerca della verità, la battaglia fra Bene e Male, la lotta contro la menzogna, l’amore come magia più potente, nel nuovo linguaggio politicamente corretto? Che fine farebbe la figura di Severus Piton rivisitata nella mentalità contemporanea dell’amore usa e getta?
Ogni giorno un nuovo censore si sveglia e allunga le mani su qualche opera famosa, deturpandola, come già accaduto per i libri di Roald Dahl e di Agatha Christie: la saga di Harry Potter deve essere protetta dalla furia ideologica della cancel culture. Che è tanto cancel e per niente culture. Nuova serie televisiva? No, grazie. Meglio conservare e valorizzare l’opera originale. (Riproduzione riservata)
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