Oltre 7mila giornalisti minacciati in Italia dal 2006 a oggi
Ossigeno per l’informazione pubblica i dati del 2023 e lancia l’allarme: «L'Italia è il Paese con più operatori dell’informazione minacciati. Calano ancora le denunce dei cronisti colpiti»
Dal 2006 a oggi in Italia sono stati minacciati più di 7mila giornalisti. Lo certifica il contatore di Ossigeno per l’informazione, osservatorio non governativo giornalisti minacciati e notizie oscurate con la violenza, che martedì 19 dicembre 2023 ha toccato quota 7039. Cos’è successo quest’anno in Italia? «Da gennaio a dicembre di quest’anno sono stati rilevati 186 episodi di intimidazioni e minacce nei confronti di 500 operatori dei media (giornalisti, blogger, video-operatori) – risponde Ossigeno –, di cui il 24% è costituito da donne, colpite per il 10% da minacce di genere. Questi dati, che non hanno paragone in nessun altro Paese, dicono che in Italia le minacce ai giornalisti sono un grande problema irrisolto che meriterebbe molta più attenzione e adeguate soluzioni».
Il dato è inferiore a quello certificato nel 2022, quando i giornalisti minacciati rilevati da Ossigeno erano stati 721, ma questo perché nel 2023 l’osservatorio ha operato con risorse più limitate: «Il fenomeno delle intimidazioni contro chi divulga notizie di interesse pubblico è rimasto un grande problema irrisolto, con un’incidenza non inferiore a quella dell'anno precedente e con lo stesso andamento preoccupante già evidenziato da Ossigeno e confermato dai dati del Ministero dell’Interno, ovvero il calo delle denunce da parte dei giornalisti colpiti da minacce e intimidazioni».
Che tipo di attacchi hanno subito i giornalisti minacciati nel 2023? «Il 36% ha subito forme di avvertimenti, soprattutto insulti, minacce verbali e attacchi sui social; il 34% è stato vittima di abusi di azioni legali, soprattutto querele temerarie; il 13% aggressioni fisiche; l’11% forma di ostacolato accesso all’informazione; infine, il 5% danneggiamenti all’attrezzatura di lavoro».
Chi ha minacciato i giornalisti? «La maggior parte delle minacce è di origine sociale, privati cittadini soprattutto (37%); gli esponenti pubblici sono coloro che nel 29% dei casi rivolge minacce ai cronisti. In particolare, oltre la metà degli episodi di abuso di denunce e azioni legali proviene da amministratori locali o esponenti politici nazionali. La matrice mafiosa o di altri ambienti criminali corrisponde al 13% dei casi».
Quali sono le Regioni con il numero maggiore di giornalisti minacciati? «Il Lazio è la regione con il più alto numero di minacciati (31% rispetto al totale), dato che conferma la tendenza degli ultimi anni. Seguono la Sicilia (16%) e la Campania (14%)».
Il contatore di Ossigeno per l’informazione aumenta di una unità per ogni giornalista minacciato rilevato dall'osservatorio. È partito da zero nel 2006. Ogni giorno l’osservatorio svolge un’operazione di monitoraggio per rilevare probabili attacchi alla libertà di stampa: gli episodi sottoposti a un primo livello di verifica e ritenuti degni di attenzione vengono segnalati come violazioni probabili, gli episodi sottoposti a un rigoroso processo di verifica basato sul Metodo di monitoraggio Ossigeno vengono segnalati come violazioni verificate. Di seguito, alcune violazioni alla libertà di stampa certificate da Ossigeno:
Rimini. Consigliere comunale condannato, insultò giornalista
Palermo. Strani furti a danno della giornalista Elvira Terranova
Messina. Cronista di Repubblica identificato e portato in questura
Vicenza. Inseguita mentre fa reportage in zona di spaccio
Ex presidente Molise a giudizio per calunnia a una giornalista
Bufera di minacce sui giornalisti del Piccolo per rivelazione sui pompieri di Quargnento (Riproduzione riservata)
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