Orlandi, parla Dziwisz: “Avventatissime affermazioni”
Il cardinale, già segretario particolare di Giovanni Paolo II, rompe il silenzio del Vaticano e difende il pontefice: «Da subito si è fatto carico della vicenda, criminale lucrare sul dolore»
«Fin dal primo momento il Santo Padre si è fatto carico della vicenda, ha agito e fatto agire perché essa avesse un felice esito, mai ha incoraggiato azioni di qualsiasi occultamento, sempre ha manifestato affetto, prossimità, aiuto nei modi più diversi alla famiglia di Emanuela». Il cardinal Stanislao Dziwisz, a lungo segretario di Giovanni Paolo II, rompe il silenzio del Vaticano dopo le insinuazioni di Pietro Orlandi sul presunto coinvolgimento del pontefice polacco nella sparizione di sua sorella Emanuela. Il cardinal Dziwisz definisce «avventatissime affermazioni» e «ignobili insinuazioni» le parole pronunciate da Pietro Orlandi l’11 aprile scorso a DiMartedì, in prima serata su La7.
Il cardinale aggiunge: «È appena il caso di dire che suddette insinuazioni che si vorrebbero all’origine scaturite da inafferrabili ambienti della malavita romana, a cui viene ora assegnata parvenza di pseudo-presentabilità, sono in realtà farneticanti, false dall’inizio alla fine, irrealistiche, risibili al limite della comicità se non fossero tragiche, anzi esse stesse criminali. Un crimine gigantesco infatti è ciò che è stato fatto a Emanuela e alla sua famiglia, ma criminale è lucrare su di esso con farneticazioni incontrollabili, volte a screditare preventivamente persone e ambienti fino a prova contraria degni della stima universale». Il segretario particolare di papa Giovanni Paolo II conclude il proprio intervento auspicando «correttezza da parte di tutti gli attori e sperando che l’Italia, culla universale del diritto, saprà con il suo sistema giuridico vigilare sul diritto alla buona fama di Chi oggi non c’è più, ma che dall’alto veglia e intercede». (Riproduzione riservata)
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Onore al cardinale Dziwisz! Non so xchè ultimamente la chiesa tace su questioni allarmanti decisionali che conosciamo bene, noi persone attente agli stravolgimenti mediatici. Fossero tutti così, allineati nellla verità.