Pavia, i candidati di Italia Sovrana e Popolare
La presentazione alla stampa e alla cittadinanza: «Proponiamo un programma di rottura rispetto alle politiche governative degli ultimi anni. Netto il “no” a ogni obbligo vaccinale e green pass»
«Energia, guerra, pandemia, disinformazione di massa: noi non vogliamo vivere così. Noi vogliamo riportare l'essere umano e la sua spiritualità al centro». Non ha dubbi Gianluca Da Basso, biologo e ricercatore scientifico, tra i candidati pavesi di Italia Sovrana e Popolare, partito che mercoledì 7 settembre si è presentato alla stampa e alla città di Pavia nella Sala dell’Annunciata. Con Da Basso presenti anche Sara Todeschini, storica dell’arte e libraia, e Bianca Maria Giorla, imprenditrice, candidate nel collegio di Pavia. In collegamento video anche altri candidati tra cui Giovanna Colone, capo politico di Italia Sovrana e Popolare e insegnante sospesa per aver rifiutato l’obbligo vaccinale, ed Elena Maestri, che si è opposta da subito anche al green pass da tampone restando così senza stipendio.
«Lavoro nella scuola da sempre, quando è stato pubblicato il decreto che prevedeva la sospensione degli insegnanti non vaccinati ho pensato fosse un incubo – ha detto Giovanna Colone –. Prima mi sono pagata i tamponi, tre tamponi a settimana, che ha significato spendere circa 200 euro al mese. Poi sono rimasta a casa senza stipendio. Mi sarei aspettata di trovare una convergenza molto ampia a sinistra a difesa dei diritti dei lavoratori, invece con mia grande sorpresa erano tutti d’accordo».
Italia Sovrana e Popolare si pone come forza alternativa, ha spiegato Gianluca Da Basso: «Negli ultimi due anni la Costituzione è stata violata in ogni suo punto, per noi questo è un elemento centrale nella campagna elettorale perché vogliamo che questi atti scellerati non si ripetano mai più. La nostra azione politica vuole guardare in modo particolare alle persone più fragili, che sono state anche le più colpite in questi anni». Una visione completamente alternativa a quella attuale, secondo Da Basso, non può essere proposta dai partiti tradizionali: «I partiti mainstream non possono pensare, proporre né tantomeno attuare determinate cose perché agiscono in subordinazione a una Commissione europea di nominati e ad altre ingerenze esterne. Non possono portare avanti gli interessi italiani».
Centrale, nell’impegno di Italia Sovrana e Popolare, sarà voltare pagina nella gestione della pandemia: «Sono un biologo, lavoro da quindici anni nel settore della sperimentazione farmaceutica – ha detto ancora Gianluca Da Basso –, per chi fa il mio lavoro sentire che Ema e Aifa hanno approvato i nuovi vaccini bivalenti senza dati clinici a supporto è qualcosa di inspiegabile». Riguardo il green pass, il giudizio è netto: «Si è trattato di una oscenità, una vergogna, un obbrobrio, dobbiamo essere sicuri che questo scempio non si ripeta mai più». Nel programma del partito si aggiunge: «Denunciamo con forza l’abuso sanzionatorio perpetrato nei confronti di medici “rei” di aver agito in scienza e coscienza».
A muovere l’impegno politico dei candidati c’è anche un’idea diversa di politica, come ha spiegato Sara Todeschini: «Sono sempre stata attiva nel volontariato e negli ultimi due anni ho riscoperto la politica come forma di servizio agli altri. Organizzare le manifestazioni contro il green pass e l’obbligo, impegno portato avanti con Ancora Italia, è stata l’occasione per fare politica tra la gente, ascoltando le loro difficoltà e cercando insieme soluzioni. Nel mio lavoro, nato dalla mia passione, mi sono specializzata sul Medioevo, e sono convinta che per ritrovare la sovranità dobbiamo ritrovare la nostra identità. Per formazione professionale mi dedicherò in modo particolare al tema della cultura». Si nota, tra i candidati, una forte intesa, che viene spiegata da Bianca Maria Giorla: «Sono originaria di Arona, ho conosciuto i miei compagni di viaggio pavesi un anno fa, quando sono iniziate restrizioni e discriminazioni contro le persone che avevano scelto di non vaccinarsi. Ho trovato un gruppo che aveva voglia di ascoltare e darsi da fare, così ho deciso di mettermi a servizio e, per formazione professionale, mi dedicherò in modo particolare ai temi dell’economia, dei media e del controllo tecnologico».
L’adesione della stampa è stata scarsa: all’invito a seguire la presentazione ha risposto solo questa newsletter. La Provincia Pavese, il quotidiano della città, ha inviato il proprio fotografo per fare alcuni scatti. Presenti però diversi cittadini, che si sono fermati al termine dell’evento a parlare con i candidati. «Italia Sovrana e Popolare (nata dall’incontro fra Ancora Italia di Francesco Toscano, il Partito Comunista di Marco Rizzo, Riconquistare l’Italia di Stefano D’Andrea, Azione Civile di Antonio Ingroia e un’altra decina di realtà più piccole) ha raccolto oltre 60mila firme su tutto il territorio nazionale nel mese di agosto, superando ogni aspettativa e gli ostacoli legati al periodo estivo e al poco tempo a disposizione – hanno ricordato i candidati –. Si tratta dell’unico partito “antisistema” a essere presente in tutti i collegi elettorali di Camera e Senato».
Tra i punti principali del programma, che è stato consegnato in cartaceo ai presenti mercoledì sera sia in formato sintetico sia nella versione completa, si legge: «Uscita dall’Unione europea e dalla Nato. Sovranità monetaria, politica economica espansiva. Programmazione industriale e nazionalizzazione dei settori strategici. No all’obbligo vaccinale e al green pass, fine di tutte le restrizioni covid. Ricostruzione di una sanità pubblica e universale e investimenti nella sanità di prossimità. Stop all’invio di armi in Ucraina e sanzioni alla Russia, politica estera autonoma da qualsiasi influenza esterna, posizione neutrale di mediazione dell’Italia. Piena occupazione anche attraverso un lavoro di cittadinanza, salario minimo a 1200 euro al mese, abrogazione di tutte le norme sulla precarizzazione dei contratti di lavoro e della riforma Fornero. Assegno di invalidità a 1000 euro al mese, sviluppo del welfare familiare, argine contro la mercificazione del corpo, la maternità surrogata e altre pratiche indecorose». (Riproduzione riservata)
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Sono d'accordo con tutto il programma di Italia Sovrana. Però è arrivato il momento di unire tutte le forze del dissenso x andare a votare compatti contro questo sistema che ha affossato il popolo italiano, ingannato da più di vent'anni attraverso i media dai giochi di potere. Ma, grazie a Dio ed a questa farlocca pandemia, il popolo si è risvegliato e sarà il nuovo protagonista della storia.