Perché andare a Medjugorje – Parte 1
REPORTAGE Con 3 milioni di pellegrini l'anno, la parrocchia di San Giacomo in Bosnia ed Erzegovina è tra i centri mariani più visitati al mondo. Per alcuni luogo sospetto, da 41 anni è luogo di grazia
«Questo è il tempo della decisione». È la frase che si ascolta più spesso a Medjugorje fra omelie, testimonianze e scambi d’opinione con i pellegrini. C’è il senso dell’impellenza, della concretezza. C’è il senso del presente in questa piccola cittadina della Bosnia ed Erzegovina, che il 24 giugno del 1981 si è fatta conoscere al mondo e oggi è tra i centri mariani più visitati, con milioni di pellegrini in arrivo ogni anno da tutte le parti del mondo. «Non si arriva qui per caso», dicono tutti, e ad ascoltare le storie che hanno portato fin lì sembra realmente che il viaggio nasca sempre da una chiamata. Perché dopo 41 anni dalle prime apparizioni milioni di persone partono ancora per Medjugorje?
Una volta giunti in questa piccola cittadina di 5mila anime (ma dotata di oltre 20mila posti letto), una delle prime tappe obbligate è senza dubbio la grande spianata realizzata dietro la chiesa di S…