Perché andare a Medjugorje – Parte 2
REPORTAGE Preghiera incessante in comunione con il Papa, i vescovi e i sacerdoti di tutto il mondo: il filo rosso nelle giornate del pellegrino. Chi cerca la Regina della Pace trova sempre la Chiesa
LA CHIESA – C’è chi parte per Medjugorje perché stanco di Messe poco partecipate, perché non si ritrova più in una devozione crepuscolare che fatica a infiammare gli animi, perché si sente schiacciato e preoccupato per una crisi della fede che è anche crisi d’identità e di futuro. Ebbene, lì riscopre celebrazioni che sono segno del Mistero. Lo spiega bene monsignor Aldo Cavalli, che il 27 novembre 2021 è succeduto a monsignor Hoser come visitatore apostolico a Medjugorje per volere del Papa: «Qui c’è un’identità spirituale molto profonda. Chi arriva in questa grande piazza antistante la chiesa trova l’immagine di Maria Regina della pace ad accoglierlo. I fedeli vi si fermano davanti, pregano e poi vanno in Chiesa ad incontrare, per mezzo della Madonna, Cristo Gesù, centro della vita cristiana. Questa è la spiritualità di Medjugorje che vive di preghiera, di Rosario, dei sacramenti, Confessione e Eucarestia, della Messa e dell’Adorazione continua. Qui ci sono poi tre luoghi cari ai fed…