Piano nazionale di prevenzione vaccinale, i dubbi
Il documento 2023-2025 solleva più di una preoccupazione, perché risente della retorica dogmatica sulla "scienza salvatrice del mondo". Le rassicurazioni della politica confermano le paure
Fa sorridere, o forse no. Torna la “raccomandazione” per i “vaccini anti covid”, esplodono le polemiche sui social, ricompaiono le rassicurazioni dei politici. Nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025, stilato dal Ministero della salute, il filo rosso è uno solo: promuovere le vaccinazioni raccomandate. L’elenco delle vaccinazioni raccomandate è cresciuto nel corso degli anni (si veda il decreto-legge prevenzione vaccinale, conosciuto come “legge Lorenzin”, convertito in legge il 28 luglio 2017) e oggi sembra comprendere (automaticamente) anche il “vaccino” anti covid.
Cosa si legge nel Piano? Alcuni passaggi sono meritevoli di particolare attenzione: «Come per altre condizioni sanitarie, anche per la prevenzione vaccinale appare il momento di abbandonare l’approccio passivo di richiesta da parte del soggetto interessato per passare alla logica proattiva di un percorso vaccinale centrato sul paziente. …