Quando chiedere le fonti è lecito
Storia di una foto che sta facendo il giro dei social, ripubblicata da diversi profili che non citano mai l’autore. Ma così il primo a perderci è il lettore: chi l’ha scattata? Dove? Quando? E perché?
Ho scattato questa foto il 28 gennaio 2023, nel supermercato NaturaSì di Pavia, e l’ho pubblicata la sera stessa sul mio profilo Twitter. Noto oggi che ha fatto tanta strada sui social, perché è stata ripubblicata da diversi utenti, alcuni dei quali abbastanza noti. Colpisce il fatto che nessuno citi la fonte, né chi elogia il soggetto dell'immagine né chi lo critica. Al di là del caso particolare, questo modus operandi indebolisce le notizie. Priva il lettore della possibilità di verificare ciò che sta vedendo o leggendo.
Chi ha scattato questa fotografia? Dove l’ha scattata e dove l’ha pubblicata? Quando? Perché? È tipico dell’era social prendere e ripubblicare. Avviene con le foto, avviene con i testi. A volte viene fatto in buona fede, perché si crede di “aiutare” una notizia a raggiungere più persone. Altre volte viene fatto in malafede, perché si ottengono così contenuti gratis per il proprio blog o il proprio profilo social, con il sempreverde “copia e incolla”. In entrambi i casi è il lettore che si ritrova più povero.
Quando ci si imbatte in una foto online, soprattutto se dal contenuto “scottante”, occorre sempre sospendere il giudizio: chi l’ha scattata? Perché lo ha fatto? Prima di gettarsi nel dibattito è fondamentale conoscere le risposte a queste domande, è fondamentale poter risalire all’autore dello scatto o dell’articolo. Non è tutto vero ciò che si presenta come tale. (Riproduzione riservata)
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Ma questa NATURA SÌ è un'azienda locale? Chissà se i loro prodotti arrivano anche in FVG o se comunque ci sono punti vendita equivalenti. Il consumatore dovrebbe essere in grado di poter scegliere, vero??