Referendum, il deserto alle urne
IL COMMENTO Solo il 20% di partecipazione, chi perde? La Lega. Non più credibile, agli occhi dei propri elettori, come forza alternativa alla narrazione dominante. Male anche Giorgia Meloni
La bollente giornata di sole, il mare con le sue fresche onde, la voglia d’innocenti evasioni del fine settimana. Si sprecano i commenti sul risultato del referendum Giustizia, fermatosi a una partecipazione del 20,8% (quorum non raggiunto, “sì” maggioranza in tutti e cinque i quesiti). Basso l’interesse dei cittadini anche per le elezioni, scrive l’Ansa: «L'affluenza per le comunali è stata del 54,72%, in calo. Oggi alle 14 inizia lo spoglio». La colpa al mare e alle vacanze è stata data, la sconfitta della democrazia è stata accertata. Ma chi oggi si lecca le ferite, anche se nega, è l’opposizione, in modo particolare la Lega, partito promotore del referendum assieme ai Radicali.
Nelle ultime settimane, nonostante il silenzio della stampa che ha boicottato il referendum con decisione, il voto era diventato una sorta di protesta contro l’operato del governo Draghi. Con il classico gioco, tipicamente italiano, dello spostare il focus dai veri temi …