Ricordare Andy Rocchelli per comprendere la guerra in Ucraina
SPECIALE La storia dimenticata del fotoreporter pavese ucciso nel Donbass il 24 maggio del 2014. Gli amici oggi: «Una escalation durata 8 anni, ci aspettano mesi di propaganda incrociata e menzogne»
Il 24 maggio del 2014 Andrea (Andy) Rocchelli, fotoreporter freelance, viene ucciso nelle vicinanze della città di Sloviansk, in Ucraina, mentre documenta le condizioni dei civili intrappolati nel conflitto del Donbass. Il silenzio odierno dell’informazione mainstream sulla sua storia impedisce di comprendere tutti i dettagli di un conflitto iniziato nell’aprile 2014. Il primo elemento necessario per la comprensione è proprio questo: la guerra in Ucraina non è iniziata nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022, bensì il 6 aprile del 2014, con l’assalto ai palazzi del potere nelle regioni di Donec'k, Luhans'k e Charkiv da parte di manifestanti armati dei movimenti separatisti. Senza dimenticare le proteste di piazza avvenute nella notte tra il 21 e il 22 novembre 2013 (cosiddette “Euromaidan”) e la creazione di posti di blocco russi alle porte di Sebastopoli il 20 febbraio 2014.