Russia: pace o propaganda?
L’ANALISI Slogan contro la guerra e armi all’Ucraina. I toni della politica si alzano e sembrano spingere verso il conflitto, con conseguenze catastrofiche per i civili. L'opinione pubblica manipolata
«Durante la seconda guerra mondiale, oltre che alle armi convenzionali e a quelle chimiche, biologiche e nucleari, s'è fatto ampiamente ricorso ad un altro micidiale strumento bellico: la propaganda. Prima di colpire l'avversario con i mezzi della distruzione fisica, si è cercato di annientarlo moralmente con la denigrazione, le false accuse, l'orientamento dell'opinione pubblica verso la più irrazionale intolleranza, mediante ogni forma di indottrinamento, specialmente nei confronti dei giovani». Così scrive l’8 maggio 1995 Giovanni Paolo II, in occasione del 50mo anniversario della fine in Europa della II Guerra Mondiale. Il Pontefice analizza il «terribile flagello» che ha sconvolto il mondo, con milioni di vite umane spazzate via dalla violenza delle armi e dall’orrore dell’ideologia, e si concentra sulle cause più profonde che hanno provocato l’ascesa del Male.