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Silenzio, parla Venezia

Le calli invase dagli smartphone accesi: qualcuno filma, qualcuno fa una videochiamata, tutti fotografano. Eppure, solo senza schermi né rumore l'animo è libero di meravigliarsi per la bellezza

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Giacomo Bertoni
ago 09, 2023
∙ A pagamento
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Mi sono innamorato di Venezia da piccolo, leggendo "Il re dei ladri" di Cornelia Funke (Mondadori). L'ho visitata per la prima volta un dicembre freddo e nebbioso di qualche anno fa, perdendomi di notte tra ponti e palazzi. La ritrovo ora nel pieno di una giornata agostana: i turisti sono ovunque, nei canali il via vai di gondole è senza soluzione di continuità, il vociare racconta decine di Paesi diversi. I veri protagonisti sono gli smartphone, costantemente accesi. Qualcuno filma ogni centimetro del percorso, riprendendo anche tutti i passanti che gli capitano a tiro, qualcuno mostra la città ad amici lontani con una videochiamata, quasi tutti scattano a ripetizione. Clic! Clic! Clic! Riguarderanno poi le centinaia di foto o le archivieranno sull’ennesima chiavetta?

La Venezia nascosta
Foto di Giacomo Bertoni

Gli sguardi sono filtrati dagli schermi dei dispositivi elettronici. Venezia è lì, a un palmo dal naso, ma tra la sua bellezza e la meraviglia che è in grado di generare nell’anima del viaggiatore …

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