Siria, massacri quotidiani contro le minoranze religiose
Oltre mille morti dal 6 marzo. I civili puntano il dito contro il Ministero della difesa del nuovo governo guidato da Ahmed al Sharaa. Il parroco di Aleppo: «Siamo sull'orlo di una guerra civile»
Oltre mille civili uccisi in meno di una settimana. Le vittime? In gran parte alawiti, ma anche cristiani e drusi. Responsabili della strage potrebbero essere le forze armate governative che rispondono a Ahmed al Sharaa, che il 29 gennaio scorso si è autoproclamato Presidente della Siria. L'operazione militare è stata annunciata dal Ministero della difesa come risposta agli attacchi e alle proteste dei gruppi legati a Bashar al-Assad, in carica fino all'8 dicembre 2024. Prova a fare luce su quanto sta accadendo nel Paese padre Dany, sacerdote originario di Kamishly, intervistato da Nicola Scopelliti per La Nuova Bussola Quotidiana: «L'esercito governativo è formato dalla milizia di Hayat Tahrir al Sham e da decine di altre milizie jihadiste composte in gran parte da stranieri: egiziani, algerini, ceceni, afghani, turkmeni a cui è stata concessa la cittadinanza siriana in cambio del contributo alla cacciata di Assad. Molti di questi stranieri non parlano nemmeno l'arabo e si sono macch…