Stefano Paternò: il bene comune calpestato
La vicenda del militare morto dopo AstraZeneca conferma che prima dei gravi problemi medici dei farmaci sperimentali anti covid vengono i gravi problemi etici. Una vita spezzata dal potere
«La morte è da ricondursi all'arresto irreversibile delle funzioni vitali, consecutivo a sindrome da distress respiratorio acuto dopo circa 12 ore dalla somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca, in virtù delle concomitanza con la pregressa infezione da Sars-Cov2, decorsa del tutto asintomatica. A causa dell'eccessiva attivazione immunitaria, è scattato un meccanismo tale da condurre ad un danno tissutale polmonare con l'evoluzione verso un quadro di sindrome da distress respiratorio acuto». Così si legge nell’autopsia svolta su Stefano Paternò, il militare della Marina in servizio ad Augusta morto nella sua abitazione il 9 marzo del 2021 qualche ora dopo la somministrazione della prima dose del farmaco sperimentale anti covid Astrazeneca. Gli stralci del referto autoptico sono presi da RaiNews (Morto dopo vaccino, archiviazione per Astrazeneca: “Aveva il Covid, eccessiva risposta immunitaria”, 20 ottobre 2023).
Rimane questa la notizia più importante nella terribile vi…