Su Italia 1, “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”
Giovedì 26 gennaio sarà trasmesso il terzo capitolo della saga creata da J. K. Rowling. I dati Auditel della maratona Harry Potter 2023, la trama e le curiosità sul film diretto da Alfonso Cuarón
Giovedì 26 gennaio 2023, dalle ore 21.20 su Italia 1, riparte la maratona Harry Potter con il terzo capitolo della saga creata da J. K. Rowling: “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”. Giovedì scorso il secondo capitolo della saga, “Harry Potter e la Camera dei Segreti”, ha tenuto davanti allo schermo 1.144.000 telespettatori, conquistando il 6,97% di share. A vincere la serata, dal punto di vista dei dati Auditel, sono state su Rai 1 la fiction (in prima visione) “Che Dio ci aiuti 7”, che ha registrato nella prima puntata 4.813.000 telespettatori, share 22,35%, e su Canale 5 la partita Juventus vs. Monza, Ottavi di Coppa Italia, che ha ottenuto 4.375.000 telespettatori, share 20,37%. Nonostante l’ennesima replica, i DVD e la presenza sulle principali piattaforme di streaming, “Harry Potter e la Camera dei Segreti” ha battuto la diretta di “Dritto e Rovescio” su Rete 4, il film “The Equalizer 2 – Senza perdono” su Rai 2 e “PiazzaPulita” su La7. Giovedì 26 gennaio la maratona Harry Potter si scontrerà ancora con un nuovo episodio dell’amata serie “Che Dio ci aiuti”.
Il film, diretto da Alfonso Cuarón e arrivato nelle sale il 4 giugno 2004, è forse la pellicola più amata della saga e rappresenta uno spartiacque tra i primi due titoli (diretti da Chris Columbus) e i successivi. L’atmosfera si fa più cupa, quasi un presagio dei pericoli che il mondo magico corre, e riconoscere la verità tra menzogne e paure diventa una sfida per Harry, Ron ed Hermione. In “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” compare Sirius Black, il padrino di Harry, accusato di aver tradito Lily e James Potter e di averli consegnati al Signore Oscuro. Il personaggio, splendidamente interpretato da Gary Oldman, sorprende lo spettatore dal primo all’ultimo minuto del film. Ed è proprio dalla vicenda di Sirius che si impara una lezione fondamentale poi nei capitoli successivi: la verità è sempre un passo più in là, chiede di essere cercata, pretende discernimento per essere riconosciuta, richiede coraggio per essere difesa.
Nel film irrompono anche i Dissennatori, i guardiani di Azkaban a servizio del Ministero della Magia, forse le creature più oscure della saga. Menzione speciale per Sibilla Cooman, professoressa di Divinazione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, interpretata da Emma Thompson. Come sempre accade con J. K. Rowling, anche Sibilla Cooman è solo apparentemente un personaggio minore: nelle sue parole e nei suoi gesti a volte caricaturali ci sono tasselli importanti per la comprensione della saga. Ancora più che nei primi due film, in “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” ogni dettaglio è importante. E la fotografia (diretta da Michael Seresin) regala fotogrammi che sono veri e propri quadri.
La trama (Salani): «Una terribile minaccia incombe sulla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sirius Black, il famigerato assassino, è evaso dalla prigione di Azkaban. È in caccia e la sua preda è proprio a Hogwarts, dove Harry e i suoi amici stanno per cominciare il loro terzo anno. Nonostante la sorveglianza dei Dissennatori la scuola non è più un luogo sicuro, perché al suo interno si nasconde un traditore».
Alcune curiosità sul film (Mediaset): «Il team degli effetti speciali ha impiegato sei mesi per creare i Dissennatori. Il coro di Hogwarts propone una variante della melodia recitata nel “Macbeth” di William Shakespeare da tre streghe. Ad adattarla ci ha pensato il maestro John Williams, affiancato da Alfonso Cuarón. Questo film segna l’esordio di Michael Gambon nel ruolo di Albus Silente, intrepretato fino ad allora da Richard Harris, deceduto nel 2002. L’attore ha interpretato il ruolo del preside fino al termine della saga». (Riproduzione riservata)
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